AUROBINDO YOGA SADHANA
Aprile 2025
AUROBINDO YOGA SADHANA
Aprile 2025
13 Aprile 2025
La vita è una e indivisibile. Eppure troviamo molte specie di vita, ciascuna con una pluralità di membri.
L’invisibile forza di vita ha provvisto ciascuna creatura di un processo biologico per il suo mantenimento e l’ha fornita del meccanismo riproduttivo più adatto per assicurare la continuità della sua specie.
Una singola vita riproduce altre vite per rafforzare la presa della vita sulla natura terrestre e aumentare la possibilità di una maggiore evoluzione di coscienza.
La vita universale adottò una doppia formula per evolvere la vita sulla Terra. Parallelamente alla vita del singolo individuo, scorre la vita della sua razza.
Attraverso le generazioni, la vita della razza continua e tutte le difficoltà della vita terrena sono prese in considerazione e le soluzioni richieste sono ricercate.
La storia passata viene codificata nella memoria dei geni. Guidata dall’impulso della vita e dalle conoscenze acquisite, la vita delle specie scorre avanti di generazione in generazione con l’obiettivo di incorporare coscienze sempre più potenti.
Una comunità prende forma quando un gruppo di persone si stabilisce in un posto per vivere e procreare. Lo stile di vita, la psicologia, la mentalità, le nozioni tecniche e la conoscenza spirituale collettivi formano ciascun individuo.
Un individuo trae profitto dalla coscienza di massa e dalle conoscenze sociali, economiche e di altro tipo. Per quanto riguarda le realtà spirituali, egli deve far ritorno a se stesso e così rivedere la sua impressione della vita esteriore con la sua, più profonda, coscienza cosmica.
Presto i suoi orizzonti psicologici e spirituali si spalancano. Più Luce dall’alto gli rivela verità più grandi. Il suo essere è sollevato a cime più elevate. Al momento opportuno, la coscienza di un individuo illuminato è avvertita e apprezzata dalla coscienza di massa.
La società, essendo perlopiù un riflesso della vita dei suoi membri, non è di per sé una forte e risoluta unità fisica, vitale e mentale. Essa cresce seguendo le conquiste di individui potenti.
Questo tipo di scambio di conoscenza e potere tra membri e la vita collettiva di una società continua ad infinitum. Ma la reale evoluzione di una società dipende sempre dall’individuo, la punta avanzata della vita, del potere e della forza universali.
Una società è il campo in cui un individuo nasce, lavora e trova le sue ricchezze culturali. Più una società aspira e lavora alla realizzazione delle verità superiori, più velocemente la Verità discende nelle vite di tutti i suoi membri.
Sri Ranajit
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La coscienza di massa, di per sé, si muove secondo certi vaghi impulsi subliminali e generalmente subconsci, che vengono a galla del tutto informi oppure solo parzialmente definiti; essa è propensa a una sorta di unanimità cieca o mezzo cieca che abolisce l’individuo nel movimento collettivo: se pensa, essa pensa conformemente al motto, allo slogan, alla frase a effetto, all’idea generale, che sia rudimentale oppure ben definita, alle nozioni tradizionali comunemente accettate; quando essa agisce, se non è per istinto o per impulso, allora è secondo la legge del branco, la mentalità del gregge, la norma della specie. […]
La soppressione o la completa subordinazione dell’individuo nella coscienza della massa può fornire una grande efficienza pratica a una nazione o a una comunità […] Ma questa è un’efficienza della vita esteriore, ed essa non è il traguardo ultimo o più elevato del nostro essere.
C’è in noi una mente, c’è un’anima, uno spirito, e la nostra vita non ha veramente valore se in essa non c’è crescita di coscienza, se non c’è sviluppo della mente, e se la vita e la mente non sono un’espressione, uno strumento, il mezzo di liberazione e della realizzazione dell’anima, dello Spirito che le inabita.
Ma il progresso della mente, la crescita dell’anima, anche della mente e dell’anima della collettività, dipendono dall’individuo, dal suo essere sufficientemente libero e indipendente, dalla sua peculiare capacità di esprimere e di portare alla luce quello che è ancora inespresso nella massa, che ancora non si è sviluppato dal subconscio o che non è ancora stato manifestato dal di dentro o fatto discendere dal Superconscio. [...]
Per questa ragione la Natura creò l’ego, affinché l’individuo potesse districarsi dall’incoscienza e dalla subcoscienza della massa e potesse diventare una mente, una forza di vita, un’anima, uno spirito indipendente, che si coordina con il mondo attorno a sé senza però venirne sommerso e senza diventare inesistente e inefficace come singolo. [...]
Scoprire la propria individualità egoistica però non è tutto; il vero individuo spirituale non è l’ego mentale, l’ego vitale, l’ego corporeo; […] Giunge quindi necessariamente il momento in cui l’uomo guarda al di sotto dell’oscura superficie del proprio essere egoistico e tenta di conoscere se stesso; egli necessariamente si prefigge di conoscere l’uomo reale; se non lo facesse, si fermerebbe all’educazione elementare che la Natura gli ha fornito e non passerebbe mai ai Suoi insegnamenti più profondi e vasti; per quanto grandi la sua conoscenza e la sua efficienza esteriori, egli sarebbe di poco superiore a un animale.
Sri Aurobindo - The Life Divine